Avvocati penalisti in Turchia
Il caso peculiare dell'art. 301 del codice penale turco che punisce qualsiasi offesa alla nazione turca.
All'interno del codice penale turco, vi è una norma che è stata oggetto di un accesa polemica anche in seno all'Unione Europea, in occasione del dibattito sull'apertura dei negoziati per l'accesso della Turchia nell'Unione.
Si tratta dell'art. 301, secondo il quale, chi insulta pubblicamente la nazione turca, il popolo turco, oppure le istituzione governative, è punito con la pena della reclusione da 6 mesi a due anni. Tale norma fu introdotta nel 2005, ma è stata modificata nel 2008, in seguito ad una serie di proteste, sia nazionali che straniere, nei confronti della sua severità e del processo che ne conseguiva, caratterizzato da una forte discrezionalità della corte.
Tra l'altro, prima della riforma del 2008, la pena massima prevista era di 3 anni, anzichè due e al posto di "nazione turca" era indicata la locuzione "identità turca", allargando quindi il campo di applicazione della norma.
Inoltre, era previsto un aumento della pena, qualora l'autore del reato fosse un cittadino turco e il reato fosse stato commesso in un Paese straniero, ciò per limitare le iniziative dei cittadini turchi negli altri Paesi, per sensibilizzare l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sullo stato dei diritti civili e politici in Turchia. In seguito alla modifca, tale aggravante è stata abrogata.
Sono molti i cittadini turchi accusati di tale reato, tra cui importanti scrittori e giornalisti, come Orhan Pamuk, Perihan Magden, Murat Belge, ma anche editori e direttori di testate per aver pubblicato articoli lesivi dell'onore della nazione turca.
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