Come impugnare il diniego del visto di ingresso in Italia
Il ricorso contro il diniego del visto Schengen
In seguito alla richiesta del visto di ingresso in Italia, l'autorità diplomatica o consolare presso la quale la domanda è stata depositata, deve concludere il procedimento con l'emissione o con il diniego del visto.
Se il visto viene rilasciato, l'autorità diplomatica o consolare deve comunicare al cittadino straniero i diritti e i doveri conseguenti all'ingresso in Italia. Le comunicazioni devono avvenire in italiano, oppure in una lingua comprensibile dallo straniero, tra cui inglese, francese, spagnolo e arabo.
Il provvedimento di diniego, invece, deve essere rilasciato per iscritto e il funzionario del Consolato italiano che lo ha adottato, deve motivare la sua decisione, essendo la mancata o insufficiente motivazione uno dei principali motivi di ricorso contro il provvedimento.
Il rigetto, inoltre, deve essere scritto in lingua italiana, nonchè in una lingua comprensibile dal cttadino straniero, tra cui inglese, spagnolo, francese o arabo.
Il provvedimento dell'Ambasciata o del Consolato deve anche contenere i riferimenti ai termini e alle modalità per la presentazione di un ricorso contro il diniego.
Contro la decisione dell'autorità diplomatica o consolare italiana, il richiedente straniero può presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento di diniego. L'assistenza di un avvocato è obbligatoria.
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