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Il diniego del visto d'ingresso è nullo quando manca la sottoscrizione.

Il TAR del Lazio annulla il diniego emesso dal Consolato d'Italia a Karachi perchè non sottoscritto.

Il diniego del visto d'ingresso è nullo quando manca la sottoscrizione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Importante sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio in materia di visti d'ingresso. Infatti, il T.A.R. del Lazio, competente sui ricorsi contro i provvedimenti delle ambasciate e dei consolati italiani, ha annullato il provvedimento di diniego del visto d'ingresso per motivi di affari, emesso dal Consolato d'Italia a Karachi (Pakistan) nei confronti di un cittadino pakistano.

L'imprenditore pakistano, assistito dall'Avv. Santaniello Luca del Foro di Nocera Inferiore, aveva impugnato l'atto in questione, in quanto privo di qualsiasi sottoscrizione da parte del responsabile del procedimento e recante soltanto il timbro del Consolato italiano. Infatti, così come accertato dai giudici del tribunale amministrativo, il provvedimento di rigetto non è stato sottoscritto da alcun organo dell'amministrazione, né risultavano anche solo indicate le generalità della persona fisica che aveva emesso l'atto. Nel provvedimento era riportato soltanto il timbro con la dicitura in stampatello "Consulate of Italy in Karachi". 

Per il tribunale capitolino, quindi, la mancata sottoscrizione dell'atto impugnato costituisce causa di nullità del provvedimento ai sensi dell'art. 21 septies della Legge n. 241/1990, per mancanza di uno dei requisiti essenziali dello stesso. Il Consolato, dunque, dovrà provvedere alla rinnovazione del provvedimento.

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