Gli investimenti diretti esteri in Turchia
La protezione degli investimenti stranieri in Turchia
Gli investimenti diretti esteri in Turchia, sono disciplinati dalla Legge nazionale n. 4875 del 2003.
L'obiettivo di tale legge è incoraggiare gli investimenti esteri sul territorio nazionale e proteggere i diritti e gli interessi degli investitori stranieri, in linea con quegli standard internazionali che ormai la Turchia recepisce in tutto il loro significato.
Per investitore straniero, ai sensi del diritto turco, si intende la persona fisica residemte all'estero, sia di nazionalità straniera sia cittadino turco, che effettua un investimento diretto in Turchia.
Per investimento diretto si intende, invence, una somma di denaro in contante, le azioni, le obbligazioni, le altre forme di partecipazione societarie, i macchinari, gli strumenti, i diritti di proprietà intellettuale, etc.
Per quanto riguarda la tutela riconosciuta agli investimenti diretti stranieri, a meno che non sia espressamente vietato dalla legge, gli investitori stranieri sono liberi di fare investimenti in Turchia e sono sottoposti allo stesso trattamento degli investitori nazionali.
Gli investimenti stranieri non possono essere espropriati o nazionalizzati, salvo per un interesse di pubblica utilità, dietro giusto indennizzo.
Gli investitori stranieri possono trasferire liberamente i propri profitti e dividendi che derivano dall'investimento o dalla vendita o liquidazione di tutto o parte dell'investimento.
Sull'argomento vedi anche:
Aprire una società in Turchia. Anonim e Limited Sirket
Consulenza legale per le imprese italiane in Turchia
Il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze italiane in Turchia
Accordo tra Italia e Turchia sulla promozione e la protezione reciproca degli investimenti
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