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La sottrazione internazionale dei minorenni secondo i tribunali tedeschi

L'applicazione della Convenzione dell'Aja del 1980 in Germania.

La sottrazione internazionale dei minorenni secondo i tribunali tedeschi

 

 

 

 

 

 

 

 

Riportiamo di sequito alcuni casi di sottrazione internazionale di minorenni in Germania e le decisioni dei tribunali tedeschi. Per maggiori informazioni, contattaci (clicca qui: Avvocati esperti in sottrazione internazionale di minori).

Familiengericht Zweibrücken (Tribunale di famiglia di Zweibrücken).

Il bambino aveva circa 2 e mezzo alla data della presunta ritenzione illecita. Il bambino nacque mentre i genitori prestavano servizio nelle forze armate degli Stati Uniti in Germania. I genitori erano sposati e avevano pari dirittii di affidamento. Successivamente il padre venne trasferito all'ambasciata americana in Israele, così anche la madre e il bambino si trasferirono in Israele.

Dopo alcuni mesi, la madre e il bambino tornarono in Germania, con il consenso del padre, ma non rientrarono più in Israele. Il padre sostenne che vi era un accordo per il quale la madre si impegnava a tornare in Israele con il bambino, non appena avesse terminato l'incarico per il quale era rientrata in Germania.

Nello stesso anno la madre presentò una petizione ai suoi superiori per poter rientrare negli Stati Uniti con il bambino, ma il padre presentò una richiesta al tribunale tedesco per il ritorno del minore in Israele.

Il Tribunale tedesco ordinò il rimpatrio, stabilendo che si trattava di trattenimento illecito,in quanto il minore aveva la sua residenza abituale in Israele. Infatti, secondo i giudici tedeschi, un cambiamento di residenza abituale richiede le intenzioni comuni di entrambi i genitori. E' all'intenzione dei genitori che deve farsi riferimento e non alla durata della residenza o alla nazionalità dei genitori. L'intento di rimanere in Israele era stata ulteriormente dimostrata dal fatto che le parti avevano una casa in Israele. Al momento del mancato rientro del minore in Germania, Israele era diventata la residenza abituale del minore, nonostante il fatto che il bambino aveva già vissuto in Germania per 1 anno e in Israele per soli 4 mesi.

Familiengericht Saarbrücken (Tribunale di famiglia di Saarbrücken).

Il minore aveva 6 anni alla data del presunto trattenimento illecito. Per i primi tre anni aveva vissuto in Tennessee (USA) con i genitori e tre fratelli dal precedente matrimonio della madre.
Poi i genitori divorziarono e il padre ottenne l'affidamento esclusivo della bambina, la quale rimase con lui in Tennessee. La madre si trasferì in Germania con i tre figli del suo primo matrimonio. 

Un anno dopo, il padre, che era un soldato, portò la figlia in Germania per stare con la madre, in quanto era in procinto di essere inviato in Corea. Così, mentre il padre era di stanza in Corea, la madre presentò al tribunale distrettuale tedesco una domanda per l'affidamento esclusivo della bambina. Nello stesso anno, però, il padre presentò una richiesta per il ritorno di sua figlia.

La domanda di rimpatrio venne rigettata, in quanto il tribunale considerò non illecito il trattenimento in Germania perchè ormai il minore aveva già acquisito la sua residenza abituale. Infatti, durante il soggiorno in Germania, la bambina aveva cominciato a frequentare la scuola materna locale e a sviluppare forti legami sociali in Germania.

Oberlandesgericht Dresden (Corte d'Appello di Dresda).

Il bambino aveva 10 anni alla data del presunto trasferimento illecito. Prima della sottrazione aveva vissuto in Florida con sua madre. In particolare, i genitori stipularono un accordo secondo il quale la madre avrebbe avuto l'affidamento del bambino e il padre il diritto di visita. Inoltre, stabilirono che entrambi erano obbligati a informarsi reciprocamente, almeno 60 giorni prima, di ogni eventuale trasfeimento dalla Florida.
Successivamente, però la madre portò il bambino in Germania senza informare il padre, così il padre presentò una domanda per il ritorno del bambino.
Il Tribunale di famiglia (Familiengericht) di Dresda respinse il ricorso, ritenendo che non vi era stata alcun illecito trasferimento dal momento che il padre non esercitava effettivamente i diritti di custodia.
Il padre quindi impugnò la sentenza di primo grado davanti alla Corte d'Appello di Dresda.

L'appello fu accolto e venne quindi ordinato il ritorno del minore negli Stati Uniti. La Corte d'Appello, infatti, ritenne che il padre aveva un diritto di veto sul trasferimento del minore, di conseguenza la sottrazione del bambino era da considerarsi illecita.

Sull'argomento vedi anche:

La sottrazione internazionale dei minori in Germania

Sottrazione internazionale di minorenni. Cosa fare?

Avvocati esperti in Sottrazione internazionale di minori e trattenimento all'estero

Sottrazione internazionale di minori: la residenza abituale del minore secondo la Corte di Cassazione

La sottrazione internazionale di minori nei Paesi dell'Unione Europea

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