La competenza territoriale consolare in materia di visti d'ingresso.
Ricorsi al TAR del Lazio contro i provvedimenti di diniego del visto d'ingresso.
Ai sensi del Codice comunitario dei visti, la domanda di visto è esaminata e la decisione sul merito è presa dal consolato dello Stato membro competente nella cui giurisdizione il richiedente risiede legalmente.
Tuttavia, può essere accettata la domanda di un cittadino presente legalmente ma non residente nel territorio di giurisdizione del consolato presso cui ha presentato la domanda, se questi dimostra per quale motivo la domanda non può essere presentata presso il consolato del suo luogo di residenza. Spetta al consolato valutare se la giustificazione del richiedente è valida.
Con "richiedente non residente" si intende un richiedente che risiede altrove ma che è presente legalmente nel territorio di giurisdizione del consolato in cui fa domanda. Con "presente legalmente" si intende che il richiedente è autorizzato a soggiornare temporaneamente nel territorio di giurisdizione in virtù della normativa del paese terzo in cui si trova, per un breve soggiorno o per un periodo più lungo, pur mantenendo la residenza in un altro Paese terzo.
Ad esempio, una professoressa cinese si è recata a Londra per insegnare in un corso universitario estivo. durante il suo soggiorno apprende che il padre, che vive in Italia, si è gravemente ammalato e, per recarsi in Italia, chiede un visto al consolato italiano a Londra. Spetta al consolato italiano di Londra trattare la domanda, perché sarebbe eccessivo imporre alla cittadina cinese di ritornare nel suo paese di residenza per chiedere il visto.
Invece, se un cittadino marocchino che trascorre le vacanze a Montreal (Canada) intende chiedere un visto per recarsi in Italia al consolato italiano di Montreal, sostenendo che i tempi di attesa per avere un appuntamento al fine di presentare la domanda al consolato italiano di Casablanca (Marocco) sono troppo lunghi, il consolato italiano di Montreal non accetterà di trattare la domanda poiché la motivazione è infondata.
Contro i rifiuti del visto d'ingresso è sempre possibile fare ricorso all'autorità giudiziaria competente, che nella maggior parte dei casi è il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (T.A.R. del Lazio).
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